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Category : critica

RINO D’AMBROS PITTORE FELTRINO – Arch. De Pascalis Marcello

  Rino D’Ambros nasce a Tomo, una frazione di feltre, il 3 settembre 1920 da una famiglia di umili origini. Come altre aree venete, la zona del feltrino è zona di forte emigrazione e così anche il padre di Rino dovette e migrare in Svizzera per sopravvivere e mantenere la famiglia. Nel 1937 D’Ambros soggiorna a Milano (dalla sorella maggiore Natalina che qui fa la governante) e inizia a lavorare come tinteggiatore e decoratore d’interni. Per approfondire il grande fervore […]

SPAZIALISMO E MODERNITÀ IN RINO D’AMBROS – Diego Neri

Per parlare dell’opera artistica di Rino D’Ambros è necessario tenere a mente due punti focali. Il primo sono i tempi, il secondo le tecniche. Analizzati questi aspetti, si comprenderà come i quadri dell’artista feltrino possono far parlare di lui come un maestro del novecento. Un maestro dimenticato, senza dubbio, ma che deve essere riscoperto dopo quasi 40 anni di oblio. SPAZIALISMO L’opera di D’Ambros rientra a pieno regime nel filone dello spazialismo, che larga parte del secolo scorso ha permeato. […]

ALLA RICERCA DELLA SERENITÀ! – Alessandra Barbiero (febbraio 2011)

Voci, urla, rumore. Aspettative, pretese, attese. Fretta, ressa, agitazione. Aggressività, nervosismo, rabbia. Disordine, brutezza, distruzione. Paura, violenza, prepotenza. Disparità, ingiustizia, soprusi. Povertà, potere, interessi. Peccati, invidie, cattiveria. Bugie, finzioni, disonestà. Voci, urla, rumore. L’uomo ha l’illusione che tutto giri intorno a lui. Non vede, non sente, non si chiede…….”perchè, è giusto, va bene??” In un mondo pieno di uomini, pullulante e chiassoso, la solitudne del singolo e stridente  e assordante. Eppure basterebbe così poco….. capire che apparteniamo ad un disegno […]

IL GAZZETTINO – mercoledì 10 febbraio 1954

Quadri di Rino D’Ambros – Ritorna ad esporre a Feltre Rino D’Ambros ordinando una sua “personale” nella sala del caffè Grande. Sono soltanto nove quadri; ma sono sufficienti a mostrarci un nuovo D’Ambros. Lontano dai “saggi” di sei o sette anni fa, quando le sue mostre suscitavano discussioni, non sempre benevoli. Questi nove quadri, tutti su un unico tema cromatico, ci mostrano un D’Ambros più calmo, più riflessivo, più padrone della tavolozza, anche se quell’unico tema cromatico del bruno, e […]

IL GAZZETTINO DI PADOVA – 13 giugno 1966 (S.W.)

Rino D’Ambros ha imboccato di un materialismo raffinato e attento, che si ricollega a esperienze d’inizio secolo, pure essendo bene cosciente di quanto è seguito poi, in Italia e fuori. In questa pittura, che si serve di materiali extra pittorici, l’immagine risalta netta e minuziosa, tanto da acquisire un valore oggettuale, pur senza perdere contatto con il mondo dell’arte pura, in quanto linguaggio individuale. Il colore vibrante e misurato impreziosisce il contenuto compositivo, che gioca su variazioni di rapporti e […]

IL GIORNALE DI PAVIA – venerdì 20 gennaio 1967 (Pino Zanchi)

Pittura nucleare questa di D’Ambros, un artista veneto che ha una buona tempra e una altrettanto solida base figurativa, dalla quale è partito per visioni del cielo popolato di pianeti e di costellazioni, visto nella sua immensità notturna, nei preziosi ed imprevedibili ricami di luce, saettar di frammenti di mondi, tenebre fitte e brillar di soli, cerchi e spirali che avvolgono sconosciuti corpi celesti come sottilissima ragnatela, ricamata di chiarori siderali. D’Ambros ci conduce verso l’infinito, dominato da una fantasia […]

L’AMICO DEL POPOLO – 7 ottobre 1967 (Don Giulio Perotto)

Le tele esposte nelle sale del Circolo Universitario Feltrino, raccolgono il frutto di lunghe esperienze, di una ostinata e ansiosa ricerca di interpretare e rappresentare una realtà che sfugge all’occhio umano: l’infinito cosmico. E francamente rende l’infinito, l’infinito di D’Ambros. Quel suo infinito che si riempie di elissi, di ciottoli e sassolini disseminati su disegni onirici – per usare un termine ormai consacrato – di giochi cosmici, dai colori freddi e roventi ad un tempo, ha una forma, una luminosità, […]

AL2 – mensile arte cultura attualità Anno II n. 5-6 maggio-giugno 1968

D’Ambros (Fiamma Vigo. Roma) esprime una problematica estrosamente versatile; apparentemente in costruito, il tracciato si svolge senza accorgimenti tecnici, ma è come scoperto e indifeso. A onore del vero questa è una “pittura” difficile.

IL GAZZETTINO – 20 novembre 1969 (Franc.)

Rino D’Ambros: il pittore dello spazio. Dipingere il vuoto, anche se sembra una contraddizione, colorare porzioni d’universo, interpretare i nuovi mondi che ci attorniano, non è cosa semplice e nemmeno facilmente realizzabile. Si può  cadere nella banalità, nella fantasia di un Verne romanzato, si può addirittura far sorgere qualche dubbio sull’eccessiva innocenza di un artista. D’Ambros, invece, con i suoi pannelli, sembra proporre addirittura un’opera didattica. Vale a dire che si potrebbe scegliere a caso un suo lavoro e produrlo […]

FUORISACCO DALLE DOLOMITI – Anno III n. 46 20 novembre 1969 (B.Z.)

Come facevano i suoi vecchi, in cerca di più ampi orizzonti alla propria esistenza materiale e alla inquietudine dell’ingegno, Rino D’Ambros, valligiano feltrino di vecchio stampo è sceso ai lidi della laguna veneta. La Serenissima esercita ancora il suo fascino sugli artisti dolomitici, che si sentono tutti un po’ discendenti, per rami diretti o indiretti, dal “patriarca” Vecellio: Tiziano, pitor da Cador. Tizianesca, per immediatezza coloristica, è anche la tavolozza di D’Ambros, ritornato alla sua città natale, Feltre, per questa […]